Timau (Tischlbong) si trova a 820 metri di altitudine nel nord-est dell’Italia, al confine con l’Austria. Secondo la tradizione orale, alcuni minatori provenienti dalla valle del Gail in Carinzia e dal lago Weissensee si stabilirono lì prima della fine del XIII secolo, nelle vicinanze della vecchia strada romana Via Julia Augusta, che da Aquileia si dirigeva verso nord collegando la Carnia in Friuli e la Carinzia. Considerazioni di tipo linguistico e indicazioni dalla ricerca sui toponimi supportano questa datazione. I primi documenti scritti che contengono il nome di Timau nelle forme tedesche Teschilbang e Teschelwanch risalgono agli anni 1342 e 1375.
Dall’inizio del XIX secolo, Timau fa parte del più ampio comune di Paluzza, situato nell’attuale provincia di Udine nella Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia, e conta ad oggi poco più di 400 abitanti. La sua lingua minoritaria, il Tischlbongerisch, si basa sul bavarese meridionale di tipo carinziano ed era fino agli anni ’50 del secolo scorso il mezzo di comunicazione più importante della comunità. Nel corso del tempo, il repertorio linguistico dei parlanti si è ampliato con l’aggiunta dell’italiano e del friulano, la lingua regionale dominante della regione, e queste lingue hanno soppiantato l’uso del Tischlbongerisch.